Confrontarsi per diffondere cultura, logica ed equilibrio (anche in rispetto a dove e come si vive per trarne il meglio) non vuol dire portare ad esempio "io faccio" "io sono"...
Vuol dire ragionare su dati scientifici, il più vasto e prestigioso possibile e che chiaramente possono essere in divenire.
Quindi applicarli...misurando e personalizzando.
Vuol dire avere mente aperta e non difendere a spada tratta quel che si fa personalmente.
Ed astenetevi da chi non studia e da chi non misura e non si applica tutti i giorni per cercare di fare il meglio per i suoi clienti o allievi...ma è solo un teorico di se stesso.
(S.Zambelli)

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"MANGIARE E' UNA NECESSITÀ. MANGIARE INTELLIGENTEMENTE E' UN' ARTE" (F.DeLaRochefoucald)

"MANGIARE E' UNA NECESSITÀ. MANGIARE INTELLIGENTEMENTE E' UN' ARTE" (F.DeLaRochefoucald)
"CHI NON BADA A CIÒ CHE MANGIA DIFFICILMENTE BADERÀ A QUALSIASI ALTRA COSA" (S.Johnson)

mercoledì 9 luglio 2014

CREATINA - La sicurezza all'uso

Di recente, c'è stato un gran parlare da parte dei media sul possibile legame tra la creatina e i decessi di tre lottatori di college, oltre che di un suo utilizzo sicuro nell'integrazione a lungo termine. Mentre c'è ancora molto da imparare relativamente ad un uso estensivo di questa sostanza, un rapporto del CDC (Centro Controllo Malattie) può tranquillizzarvi riguardo determinati punti.
Un gruppo di esperti del CDC ha condotto delle ricerche approfondite su tre casi e pubblicatone i risultati nella rivista del CDC Morbidity and Mortality Weekly Report (Rapporto Settimanale sulla Mortalità e la Morbilità), successivamente ristampato nel Journal of the American Medicai Association (Rivista dell'Associazione Medica Americana).
Oltre agli scienziati del CDC, essi hanno incluso anche scienziati e medici dell'intera nazione, compreso quelli del Research Institute of Environmental Medicine (Istituto di Ricerca di Medicina dell'Ambiente) dell'Esercito degli Stati Uniti e quelli dell'l;DA (Food and Drug Administration - Ripartizione Alimenti e Medicamenti USA). Ogni caso è stato dettagliatamente descritto e le analisi delle autopsie delle varie sostanze richieste ed esaminate.
I risultati?
I lottatori, tragicamente, erano deceduti per avere perso una quantità eccessiva di peso in un tempo troppo veloce e di conseguenza, i loro organismi si erano semplicemente surriscaldati per l'impossibilità di potersi raffreddare in maniera adeguata (a seguito della disidratazione).
Il rapporto sottolinea il fatto che tutti e tre ì lottatori usavano tute di gomma, si allenavano in ambienti caldi e che presentavano, nei liquidi post mortem, valori elevati di sodio e di urea, chiari indici di disidratazione. Pratiche del genere possono avere un effetto negativo sulla funzionalità cardiaca, sull'attività elettrica, sulla regolazione termica, sulla funzionalità renale, sull'equilibrio elettrolitico, sulla composizione corporea e sulla forza e resistenza aerobica muscolari.
In altre parole, è possibile morire facendo cose del genere.
Persino Richard Strauss, M.D. (Dottore in Medicina), redattore capo di Physician e Sportsmedicine (Medici e Medicina dello Sport), vide il problema come un caso di denutrizione e disidratazione.
E per quanto concerne la creatina? Che cosa fu scoperto al riguardo? Sembra che solo uno dei lottatori avesse assunto integratori di creatina e, comunque, avesse smesso di prenderli due settimane prima del decesso perché riteneva che ostacolassero la propria riduzione di peso.
La creatina è veramente sicura per tutti? A tutt'oggi, gli unici effetti collaterali di una certa importanza. legati all'assunzione della creatina, sono i crampi muscolari e problemi di natura gastrointestinale.


LA CREATINA E I CRAMPI MUSCOLARI
Al momento, non esistono studi a conferma del fatto che la creatina monoidrata possa causare crampi muscolari. Non esistono in realtà ragioni conosciute affinché si possa ritenere che lo sforzo fisico sia motivo di crampi muscolari. Molti ritengono che i presunti crampi sperimentati dagli atleti che assumono creatina siano dovuti alla mancanza di uno stato di idratazione costante, sebbene quest'ipotesi debba ancora essere scientificamente provata.
Che voi stiate assumendo o meno creatina, dovreste sempre bere molta acqua per mantenervi idratati. 
La regola comunemente accettata riguardo l'ingestione di acqua è di berne circa 1 g per ogni kg di peso corporeo perso al giorno. La quantità esatta può variare da individuo ad individuo, a seconda del loro livello di attività e di altri fattori.
Atleti di tutti i tipi hanno per anni sofferto di crampi e stiramenti muscolari; è qualcosa che avviene automaticamente con allenamenti intesi e faticosi e può essere in gran parte alleviata grazie ad un elevato apporto di liquidi e a una dieta bilanciata, ricca di elettroliti quali il potassio, il calcio e il magnesio, oltre che, naturalmente, di altri minerali. È necessario che gli atleti si ricordino che i muscoli e i tendini hanno bisogno di tempo per adattarsi a questo nuovo livello di attività, ed è questa la ragione per cui lo stretching (allungamento) SE FATTO BENE può essere molto importante.
Potrebbe essere inevitabile che le persone che utilizzano la creatina, proprio perché fa diventare più forti e potenti, finiscano per allenarsi più intensamente in un tempo troppo breve. L'eventualità che essi si stiano sovrallenando, può predisporli a crampi e stiramenti muscolari.
Non esistono prove scientifiche a sostegno di una maggiore incidenza di crampi o stiramenti muscolari nel mondo atletico negli ultimi sette anni, da quando, cioè, l'assunzione di creatina si è sparsa un po' in tutti gli sport, nonostante il fatto che decine di migliaia di atleti la stiano utilizzando regolarmente su base giornaliera.


Chi si preoccupa di questo guarda con attenzione il ruolo della creatina nella ritenzione idrica. Le ricerche che hanno preso ad esame gli effetti dell'integrazione della creatina sulla ritenzione non hanno notato un aumento dei liquidi corporei totale relativi. Questi studi suggeriscono che la percentuale di liquidi dell'organismo aumenta in relazione all'incremento di peso corporeo.
In effetti, studi ad opera dei Dr. Peter Lemon e Richard Earnest, incentrati sugli spostamenti di fluidi intracellulari ed extracellulari, mostrano come circa la metà degli incrementi liquidi sia in effetti di tipo extracellulare, nel senso che quasi il 50% dell'aumento di liquido che si ha con l'apporto di creatina, svolge una funzione di sostegno nei confronti del volume ematico e dell'idratazione di altri parti del corpo.
Anche nell'eventualità che tutti gli spostamenti di fluidi promuovessero l'idratazione intracellulare, questo non dovrebbe probabilmente causare problemi. L'iperidratazione delle cellule muscolari è praticala da decenni dagli atleti di durata (resistenza aerobica), sotto forma di carico dei carboidrati. Per ogni singola molecola di glicogeno caricato in una cellula muscolare, ce ne sono tre di acqua.
Il carico di carboidrati e l'iperidratazione non solo migliorano la capacità di durata, ma intensificano anche la crescita e il metabolismo muscolare, come provato dalle ricerche effettuate.
L'acqua è di vitale importanza affinché la creatina possa migliorare la performance atletica.
Il Dr. Greenhaff ha enfatizzato l'importanza di somministrare la creatina in una soluzione. Generalmente viene utilizzata creatina in polvere, ma è possibile prendere compresse nel caso di un concomitante consumo d'acqua, in quantità adeguate. L'acqua viene prelevata all'interno delle cellule muscolari, per promuovere il processo di volumizzazione cellulare. Non è così nella ritenzione idrica. La ritenzione di liquidi causa gonfiore e rende lisci i muscoli dall'esterno, in modo simile all'effetto prodotto da uno strato extra di grasso. Nel caso della creatina, l'acqua viene attirata nei muscoli e legata al creatin fosfato. Questo produce un effetto di "pompaggio" e di indurimento molto accentuati.
Inoltre, dal momento che non è stata ancora determinata l'esatta eziologia dei crampi muscolari, è difficile poter attribuire i crampi a qualsiasi parametro biologico, tanto meno all'integrazione della creatina.
Forse, la ragione principale per cui la creatina è diventata il centro di una tale controversia in questi ultimi mesi può essere dovuta al fatto che la creatina funziona veramente e che, secondo alcuni, qualsiasi cosa in grado di produrre un effetto visibile deve per forza essere un farmaco. Tuttavìa, come già sottolineato in precedenza, si tratta di un nutriente presente in via naturale nell'organismo, oltre che in quantità in grammi nella carne e nel pesce.

LA CREATINA E I DISTURBI DI ORIGINE GASTROINTESTINALE
I disturbi di natura gastrointestinale nascono probabilmente da un'ingestione anche troppo zelante di questa sostanza, come nel caso di una dose eccessiva in una volta sola. La creatina, similmente agli aminoacidi, attira l'acqua dal corpo nell'intestino. Nel caso di un apporto troppo elevato, i liquidi in eccesso che entrano nell'intestino possono causare disturbi di tipo gastrointestinale, come la diarrea.
Per alleviare questo problema, molte persone preferiscono assumere la creatina con un pasto o mescolarla in acqua calda, in modo da poterla dissolvere meglio. Una soluzione, per chi ha questo problema e la utilizza per la prima volta, potrebbe anche essere quella di suddividerne l'apporto in 3-5 dosi separate.

LA CREATINA E I RENI
In una recente lettera indirizzata alla rivista medica Lancet due medici di nazionalità britannica hanno riportato il caso di un calciatore di 25 anni che aveva avuto dei problemi a seguito dell'ingestione di creatina, nei dosaggi prescritti. L'atleta, tuttavia, soffriva di una malattia preesistente di tipo renale. Quando l'uomo assumeva gli integratori di creatina, i sintomi della sua patologia peggioravano e. non appena smetteva di prenderli, le sue condizioni fisiche miglioravano rapidamente.
"Esistono forti prove indirette che il responsabile del peggioramento della funzionalità renale fosse, in questo caso, proprio la creatina", hanno scritto i medici nella rivista Lancet. Non c'è da sorprendersene. La creatina subisce un processo di disgregazione in creatinina, un prodotto di scarto, che viene escreto dall'organismo attraverso i reni. In individui con i reni perfettamente funzionanti, la produzione extra di creatinina, risultante dall'ingestione degli integratori di creatina, non crea problemi: tuttavia, in persone con preesistenti problemi di origine renale, la creatinina può rappresentare un peso in più per reni già indeboliti.
L'ingestione di creatina andrà ad aumentare la concentrazione di creatinina nelle urine e, probabilmente, anche i livelli di creatinina nel plasma.
Ora, vorrei sottolineare che la scienza utilizza una certa concentrazione di creatinina nel sangue come indicatore della funzionalità renale e che un suo incremento di solito significa un possibile danno ai reni.
I soggetti che soffrono di questo problema non riescono ad espellere la creatinina che circola liberamente attraverso i nefroni renali, ovvero filtro renale. Alcune persone hanno suggerito che questa crescita dei livelli di creatinina a seguito dell'ingestione di creatina è indice di danni ai reni, ma, quello che non hanno preso in considerazione, è che questo incremento dei valori di creatinina può semplicemente riflettere l'innalzamento delle riserve muscolari di creatina. Maggiore è la quantità di creatina muscolare e maggiore è quella di creatinina che andremo a produrre.


Una ricerca condotta dal Dr. Poortmans ha evidenziato come l'ingestione, per 5 giorni consecutivi, di 20 g di creatina al giorno non ha ripercussioni negative sui marcatori di funzionalità renale. Nel corso di questi cinque giorni di assunzione, i marcatori della funzionalità renale della creatinina nelle arterie e nelle urine, del tasso di filtrazione glomerulare (GFR), dell'escrezione proteica totale e dell'albumina non risultarono esserne negativamente influenzali. Lo studio mostra che l'utilizzo a breve termine di creatina non ha effetti negativi sulla funzionalità renale in soggetti maschili sani.
Un punto importante da sottolineare è che, comunque, non esistono prove di alcun genere a sostegno del fatto che l'integrazione di creatina possa, già di per se stessa, favorire una funzionalità renale compromessa. Tuttavia, per alcuni soggetti con patologie renali preesistenti, sarebbe consigliabile un attento monitoraggio medico, nel caso decidessero di assumere integratori di creatina.

L'APPORTO DI CREATINA MONOIDRATA CON I MEDICINALI ANTINFIAMMATORI
Alcuni dottori suggeriscono che l'assunzione di creatina monoidrata unitamente a dei medicinali antinfiammatori potrebbe avere delle controindicazioni mediche. La ragione di questo è dovuta al fatto che la creatina monoidrata aumenta il carico di lavoro sui reni del soggetto, a causa di una maggiore produzione di creatinina. Mentre questo non sembrerebbe influenzare lo stato di salute dei reni in individui che non soffrano di problemi di origine renale, è necessario chiedersi se l'ulteriore stress sui reni, determinatosi a seguito dell'assunzione di creatina e di prodotti antinfiammatori, potrebbe dare adito a complicazioni di carattere medico. Sebbene non siano state effettuate al momento ricerche a tale proposito, è consigliabile non mescolare i due prodotti.

LA SICUREZZA DELLA CREATINA SOTTO IL PROFILO MEDICO
Le prove scientifiche sull'efficacia dell'integrazione della creatina nel migliorare molti tipi di performance atletica sono virtualmente indiscutibili, anche se i media stanno cercando di screditarne la validità mettendone in dubbio la sicurezza. Le critiche, in realtà, si incentrano sugli aneddoti in circolazione e su rapporti, non confermati da studi scientifici, della presunta implicazione della creatina praticamente in tutto, dai crampi muscolari allo stress renale, fino ai recenti decessi di tre lottatori di college.
Le prove scientifiche riguardo alla creatina semplicemente non sostengono l'ipotesi che essa possa rappresentare un "fattore di rischio" per la salute.
Sebbene non siano stati riportati effetti collaterali negativi, negli studi pubblicati a seguito di sperimentazioni cliniche, alcune delle domande che vengono attualmente poste riguardano una possibile soppressione della sintesi endogena di questa sostanza, la possibilità di un maggiore sforzo per i reni o per il fegato, rapporti aneddotici di crampi ai muscoli qualora ci si dovesse allenare in ambienti caldi, altri episodi aneddotici sugli stiramenti muscolari, oltre che i tuttora sconosciuti effetti a lungo termine derivanti dall'assunzione di creatina. Mentre tutti questi quesiti dovrebbero essere valutati e rivolti a qualcuno, vorrei notare che, a tutt'oggi, non esistono prove, derivanti da sperimentazioni cliniche ben controllate, che queste domande abbiano una qualche validità oggettiva. L'unico effetto collaterale riportato da uno studio clinico che prendeva ad esame dosaggi da 1,5 a 25 g giornalieri, per un arco di tempo da 3 a 365 giorni e che aveva come soggetti pazienti in fase pre-intervento e post-intervento, pazienti non allenati e atleti al top, è stato, in effetti, un incremento di peso.

LA CREATINA È LEGALE
La creatina è un integratore di cui è autorizzata la vendita e che non è vietato da nessuna delle attuali organizzazioni sportive. Questo in virtù del fatto che si tratta di un componente presente in via naturale nella carne e in moltissime varietà di pesce e di conseguenza, sarebbe molto diffìcile poter distinguere tra persone che aumentano il proprio normale apporto proteico dagli alimenti o da altri integratori proteici.

CONCLUSIONI
La creatina ha catalizzato verso di sé discussioni e dibattiti sin dal suo utilizzo da parte di parecchi atleti britannici in occasione delle Olimpiadi del 1992. Tuttavia, molti esponenti della comunità scientifica paragonano l'integrazione di creatina alla pratica popolare del carico di carboidrati, per massimizzare appieno le riserve di carboidrati dei muscoli.
Dal momento che la creatina è un integratore dietetico a tutti gli effetti, in grado di, guarda caso, fornire ai muscoli grosse quantità di carburante, non è bandito ne dagli Stati Uniti ne dal Comitato Olimpionico Internazionale. Di conseguenza, dal momento che la creatina in eccesso viene escreta dall'organismo tramite le urine, l'utilizzo della creatina in qualità di integratore - nelle dosi giornaliere consigliate - non sembra porre rischi per la salute.
L'assunzione di integratori di creatina da parte degli atleti è ancora ai primi stadi.
Tuttavia, dal momento che la ricerca è ancora in pieno corso e sempre più atleti stanno ricorrendo, con successo, alla creatina, potremmo forse finire per scoprire che questa sostanza ha addirittura un potenziale maggiore, per quanto concerne il miglioramento atletico. E, come nel caso del carico di carboidrati, il suo utilizzo può presto diventare cosa di tutti i giorni nel mondo atletico.


CONTINUA:

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